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Ruth Deutschmann

Benjamin Epp

2008-08-22

Sylvia Manning-Baumgartner

Nicole D´Incecco

1999

In fondo la gente vuole vedere catastrofi. Quando arrivarono nell`estate 1999, la prima cosa era: "Dov`è venuta giù la valanga?" E poi corsero subito là, per vedere se magari c`era ancora uno stivale o un cappello d`un morto. Purtroppo l`uomo è così. Il turista di massa. Poi la situazione si calmò. Oggi abbiamo un`affluenza turistica, abbastanza alta e che lascia un buon prezzo. Ci sono case nel paese, che sono assolutamente sintonizzate con il traffico che passa sulla Hochalpenstraße, per le pernottazioni di interi pullman, per le pernottazioni di gruppi. Che gli sia concesso senza invidia. Ci sono case, che stanno solo a pochi metri da questa strada, sono così bene prenotati come prima. Non ho dubbi. In inverno, sì, a volte gli ospiti ci raccontano di quando parlano delle loro vacanze a casa, e il loro capo poi dice: "Dove va questa volta, Signor Mayr?" E il Mayr dice: „Vado a Galtür." E allora il capo dice: "Non sarà mica stanco della vita che va a Galtür? Ho ancora bisogno di lei al lavoro." Ma sono piuttosto dei casi rari. E nel paese stesso questa catastrofe ha certamente anche provocato uno spostamento verso la riflessione e la modestia, verso l`accordo di essere gentili l`uno con l`altro. È una verità amara, ma la medicina è sempre amara.